Il Racconto per immagini di Accursio
Castrogiovanni con la collaborazione di Vincenzo Carmelo Mulč
"Magnifico scenario, cosė straordinariamente bello che pochi angoli
della Terra potrebbero reggere il confronto". Con queste parole
JIulius Schubring esprime la sua meraviglia quando, nel 1866, visitō
Caltabellotta, rapito dalla visione delle alte creste appuntite,
guglie irraggiungibili, dalle stradine cosė strette e tortuose che
"sulle strade e sui monti si puō solo salire e scendere". Il video
di Accursio Castrogiovanni Caltabellotta. Visioni , č il risultato
di uno sguardo profondo sul paesaggio, esaltato da scelte registiche
che raccontano un territorio geologicamente unico, svelando, con la
visione dallalto, punti di vista inediti su creste dentate,
precipizi e avvallamenti, proibiti alluomo e aperti a una vitalitā
naturale e nascosta. Raramente le sole immagini riescono a narrare,
con un equilibrio cosė straordinariamente potente, i tratti salienti
di un luogo unico, dove le componenti ambientali e antropiche, con
poche tristi eccezioni, si sono mirabilmente intrecciate, dando vita
ad un paesaggio storico di suggestione straordinaria.
Domenica
Gulli, Soprintendenza Beni Culturali di Agrigento
La
Pastorizia a Caltabellotta
di
Accursio Castrogiovanni
La pastorizia in Sicilia e a Caltabellotta in
particolare č importante sin dalla Preistoria. Il poeta greco Omero
nel IX libro dellOdissea ci dā uno spaccato di vita bucolica in
Sicilia, dove il girovago Ulisse approda e incontra il ciclope
Polifemo che pascola le mandrie del Sole. Ci narra che Polifemo e i
suoi compagni sono intendi in una grotta alla mungitura del latte
dalle pecore. E con minuziositā ci descrive gli ovėli delle pecore,
i recinti per gli agnelli e i capretti, l'allattamento, i secchi
colmi di latte e di siero la realizzazione del formaggio in forme
rotonde: si riferiva proprio al formaggio pecorino. Ma l'Odissea č
mitologia ambientata nel XIII secolo a.C. , 5 secoli prima in cui il
poeta cieco Omero scrisse questo poema, epoca in cui in Sikānia/Sikelėa
oggi Sicilia, vivevano i Sikāni che ebbero nel territorio del Krātas
di Caltabellotta una loro epopea. E qui le tradizioni orali ci
raccontano di Kōkalos, re pastore di Ėnikon e della roccaforte
Kāmikos che assieme alla sua gente pascolava in queste vallate
suonando il flauto di canne (il siciliano friscalettu), a Pūṣhan (il
Pan greco), protettore dei pascoli, che guidava il Sole, nel suo
corso attraverso il Cielo, come guardiano di greggi e di armenti e
incantava e attraeva i viandanti. A Caltabellotta da sempre la vita
del pastore č dettata dal Sole nello scorrere delle stagioni. Si
alza prima dell'alba e inizia la mungitura di decine e decine,
spesso centinaia di pecore, capre e mucche; quindi porta il latte al
marcato, oggi si chiama caseificio, e lė fa Il formaggio e la
ricotta. Finito questo lavoro, va col gregge al pascolo: col bel
tempo, col gelo, col vento, con la pioggia, col caldo torrido, con
l'umiditā, con l'afa, per Natale, per Pasqua, per Ferragosto, per
tutte le feste religiose e laiche e persino per i compleanni.
Durante il pascolo, aiutato dai cani, sta in continuo movimento con
gli animali e percorrono insieme decine di km al giorno, da una
contrada all'altra per variegare i pascoli. Fino a sera, al tramonto
del Sole, quando ritorna allovile (a la mannira) per la seconda
mungitura. Il pastore conosce tutte le sue pecore, le sue capre, le
sue mucche, una per una, e conosce anche i pascoli e le erbe di cui
si nutrono che sceglie transumando di stagione in stagione. Decide
quali agnelli, capretti e vitelli macellare e quali allevare;
seleziona i migliori montoni (crasti), becchi e tauri per la monta
delle femmine che dovranno essere feconda. A Caltabellotta possiamo
vedere ancora recinti di Epoca Preistorica, pecore, greggi e armenti
pascolare come secoli, come migliaia di anni fa, e i pastori che
mungono e fanno formaggio e ricotta come Cōcalo, re pastore di Inico/Camico
e dei Sicani.
(Vincenzo Carmelo Mulč)
Capre e Capretti
Caltabellotta contrada
Ficuzza, dopo un lungo giorno che le capre sono al pascolo, i
capretti sono rinchiusi, impazienti del ritorno delle madri, dopo
una lunga attesa, finalmente escono fuori all'impazzata in cerca
della propria madre per mangiare. Dopo tutti assieme giocano
saltellano con gioia ed allegria in un ambiente incontaminato
naturale
La Sinagoga di
Caltabellotta
di
Accursio Castrogiovanni
Ricerche storiche sugli Ebrei di Caltabellotta
- Prof.ssa Angela Scandaliato, storica degli Ebrei di
Sicilia.
Historical research on the Jews of Caltabellotta - Prof. Angela
Scandaliato, historian of the Jews of Sicily.
The Jews of Caltabellotta until 1492, the year in which they were
expelled with a "cruel" edict by the Spanish royals, the very
Catholic Ferdinand and Isabella of Castile. They were the largest
and most widespread community in of Italy. They spoke Arabic, or
rather a Arab-Maghrebi dialect referring to their area of origin. To
differentiate themselves from the Arab-Muslims, they transcribed
their texts with Hebrew lettering (script) They also spoke Sicilian
and the dialect of Caltabellotta of that time. Their surnames in
that era were transcribed into Sicilian.
Related to those of Sciacca, with whom they constituted a "unicum",
the Jews of Caltabellotta, a community of about four hundred
individuals, were intellectuals, doctors, pharmacists specializing
is herbs and spices, schoolteachers, bankers, artisans, landowners,
peasants, breeders, tanners and traders of land and livestock and
agricultural products. They transported their goods to Sciacca and
from there shippers in that city spread their goods into every
locality in Sicily, the Mediterranean and beyond as far as Flanders
and England.
They all lived in the Giudecca centered around a Synagogue with
Matroneo (the only one found in documents so far in Sicily) and an
adjoining yeshiva (religious school). The community was not isolated.
They had good working relations with the rest of the population,
with the political and ecclesiastical authorities who often used
Jewish labor/services for the purposes of the community .
It is documented that Busacca de Sagictono was the trusted doctor of
Count Antonio de Luna and two Jews and two Christians together
managed the slaughterhouse of the city, adjacent to the current
Chiesa Cristiana del Carmine which, until a few decades ago was
fully functioning.
After the expulsion, the vast majority left for other safer
destinations, some converted to Christianity and stayed. Some
surnames and nciurii (nicknames) remain from their passage: Abbate,
Anello, Castrogiovanni, Crispi, Daino, Geremia, Macaluso, Nocilla,
Perna, Ragusa, Ribecca, Syracuse, Tripoli, Cunsirioti, Ncantaredda,
Nfintusu, Salamuni and Zzazzara;
Canisi, Nucidda and Tarummina refer instead to the names of three
districts.
As far as Archaeological evidence a tombstone in Hebrew has been
found in the place where the cemetery was located. The neighborhood
where they lived, with the remains of the Synagogue with the Well
for Ablutions, the Building of the Schools located in today's Via
delle Scuole is quite intact . A large notarial documentation speaks
of their life in Caltabellotta and the famous Ketubah of
Caltabellotta, a marriage contract drawn up in 1457 in four
languages: Hebrew, Aramaic, Judeo-Arabic and Sicilian attests to the
religious and cultural life of the jewish community of the times..
The vitality of the Jews of Caltabellotta, a ommunity which was
economically and culturally thriving considered amongst the most
developed in Sicily, was violently and paradoxically interrupted in
1492, at the beginnings of the inquisitio
RACCOLTA OLIVE ESTRAZIONE OLIO MUSEO - STORIA CALTABELLOTTA ~
SICILIA.
Caltabellotta riporta le sue origini all'Etā
Preistorica del Neolitico, dei Sikani e del Bronzo Antico. Recenti
scavi sul
Monte Gulča, alla periferia ovest del paese, attestano che in etā
protostorica si formō un insediamento che diede vita alla cittā di
Inycon, ma intorno al XIII sec. a. C. Dedalo, scappato da Creta e
rifugiatosi presso i Sikani, costruisce per il re-pastore Kōkalos la
fortezza di Kāmikos sul pianoro del Monte Gogāla, proprio dove oggi
c'č la Cattedrale. Fiorente cittā sicana, nel VI sec. a. C. i Greci
le
cambiarono il nome in Triōkala (gr. Ta Tria Kalā - Tre Cose Belle:
Roccaforte Inespugnabile, Abbondanza di Acque, Fertilitā del Suolo).
una delle pių belle cittadine non solo dellagrigentino ma di tutta
la Sicilia, ricca di storia millenaria. Il suo antico nome era
Triocala, una cittā che fu distrutta dai Romani . Il nome attuale
deriva dallarabo Qalat-al-ballut, che significa rocca delle
querce.
RACCOLTA OLIVE ESTRAZIONE OLIO MUSEO - STORIA CALTABELLOTTA ~
SICILIA.
Un tuffo nel passato , attraverso la raccolta delle olive come
avveniva tanto tempo, visita al museo del olio di Caltabellotta
Vincenzo Carmelo Mulč
La
Sorgente Agliara
AGLIARA (it. Acquagliara)
Santuario Idro-Astronomico
e Abbeveratoio Storico di Contadini e Pastori
Contrada Spitali (it. Ospedale)
CALTABELLOTTA - SICILIA
Č uno dei posti pių intriganti e affascinanti di tutto il
territorio, da dove i Sikāni nella Preistoria monitoravano le acque
osservando il cielo. Č anche la 2Š pių copiosa sorgente, dopo la
Favara di Caltabellotta (nella parte superiore viene chiamata
Favarella). L'acqua ha sempre la stessa temperatura durante tutto
l'anno e sgorga da diversi posti, dando origine a un fiumiciattolo
nelle vicinanze del Santuario dell'Acqua, una mastodontica roccia
naturale rotondeggiante, in parte levigata e per un perimetro di
circa 100 metri, alla quale si accede attraverso scalini e sopra la
quale sono scavati e incisi artificialmente: un Canale di Scolo, una
Vasca delle Abluzioni, uno Scivolo della Fertilitā, decine di
incavi, il pių grande rappresenta la Terra, 2 pluviometri a forma di
8 per il monitoraggio della pioggia, le costellazioni delle Pleiadi
a Ovest e delle Perseidi a Est.
con
VINCENZO CARMELO MULČ
(studi)
e
ACCURSIO CASTROGIOVANNI
(regia, riprese video e montaggio)
La
sira di la Strina
La
sera del 31 Dicembre a Caltabellotta, fra la musica dei campanacci e
l'entusiasmo della gente, si č rinnovata la vecchia tradizione
caltabellottese "La siritina di la strina". Accompagnati da una
schiera di bambini da due asinelli una mucca debitamente addobbata
per l'occasione capre e capretti hanno fatto il giro del paese per
la raccolta dei doni augurali al canto di: " La strina, la
strina....
Si ringrazia Nicola Ciliberto per averci donato la canzone "La
Strina" eseguita dal gruppo riberese Sicilia canta Sicilia frana di
cui lui stesso faceva parte.
di
Elisabetta Truncali ed Accursio Castrogiovanni
Sicani Elimi Siculi in
Sicilia Origini e Lingua
17
giu 2022 9 giugno 2022 Convegno a Caltabellotta
RINGRAZIAMENTI
Prof. FRANCESCO TORRE
Geologo-Archeologo giā docente di Preistoria, Protostoria e
Geoarcheologia all'Universitā di Bologna
Responsabile Geomorfologico Marino nella Spedizione Scientifica nel
Mar Nero (agosto-settembre 2000)
Capo della Spedizione Robert Ballard.
Scoperte le tracce del Diluvio Universale:
si scrive una nuova pagina di Storia.
Teoria accettata dalla Comunitā Scientifica Internazionale
Premio UNESCO per la Ricerca Scientifica 2005
Presidente del Consorzio Universitario di Trapani
Dott. DOMENICO MACALUSO
Ispettore Onorario dei Beni Culturali della Provincia di Agrigento
Club UNESCO Bisceglie
Pina Catino
Presidentessa Club UNESCO Bisceglie
IRENE SOGGIA
Egittologa
RAY BONDIN
Ambasciatore Emerito UNESCO Malta
PAOLO SEGRETO e ANNA AUGELLO
giā Sindaco e Assessora alla Cultura di Caltabellotta
GIUSEPPE ADRAGNA - MEMMO GAMBINA - ROBERTO GIACALONE
Studiosi di Megalitismo
ACCURSIO CASTROGIOVANNI
PELLEGRINO FARINA
GIOVANNI MULČ
PAOLO VETRANO
Collaboratori Ricerche nel Territorio
PAOLO VETRANO
Guida Ambientale Escursionistica
Presidente Associazione "Krātas Tour"
Relatori
VINCENZO CARMELO MULČ
Storico Locale - Ricercatore - Studioso di Archeoastronomia
Club UNESCO Bisceglie
Coautore di SIKANIA
ENRICO CALTAGIRONE
Glottologo di Etrusco e di Sanscrito
Autore dei libri
UN GRIDO DAL PASSATO
SIKANIA
SICANI - ELIMI - SICULI
Video Fotografia e montaggio
ACCURSIO CASTROGIOVANNI
Fotografo Videomaker Freelance
CALTABELLOTTA (AG) - SICILIA
9 GIUGNO 2022
Calendario Astronomico Preistorico Solare e Lunare
Uno dei pių completi al Mondo!
Il Sole sorge, entra in questo foro artificiale, detto 'Campanaru di
Taja', Vero Calendario della Natura, si allinea con qualche punto o
linea incavata artificialmente nella roccia all'interno del
Santuario e poi tramonta nella sua Cresta.
Oggi, come pių di 3000 anni fa, si puō ancora assistere a questa
magica "IEROFANIA", frutto di grandi conoscenze astronomiche e
geometriche che il Popolo dei Sikāni aveva e utilizzava in questo
luogo per i loro riti legati alla Vita Quotidiana , alla Fertilitā ,
all'Agricoltura, alla Pastorizia e, forse, anche alla Navigazione. Č
emozionante e avvincente, vivere queste esperienze legate al
rapporto tra Cielo e Terra cosė come le vivevano i nostri avi, i
Sikāni.
Secondo i miei studi e le prove effettuate meticolosamente nel 2017,
2018, 2019, 2020 č un Calendario Solare e Lunare.
L'Oculo Ellittico del Calendario Astronomico di Taja ha una forma
perfettamente orientata alla levata del Sole e della Luna e un
"Mirino", Simbolo Fallico per eccellenza, che ingravida la Terra.
Il Santuario di Taja, (dal sanscrito Tāja - Tajāka, corona
circolare, fanno riferimento a conformazioni astronomiche di cui si
parla in libri arabi e persiani), insiste in unaConca Circolare,
dove insiste di pių di 30 ettari, da Monte Garialųfu a Monte
Ghammāuta; al centro di questa conca ci sono diversi cumuli di massi
ammucchiati da ruspe nei decenni passati, affinché i contadini
potessero guadagnare terreno da pascolare e da coltivare, per cui
precedentemente potevano esserci delle stele (menhir) di
osservazione e misurazione. Ciononostante, mettendosi a una distanza
di 100/150 metri frontali verso Nord-Est, Est, Sud-Ovest e
posizionati con la bussola, appena il Sole si vede a 60°, siamo al
21 giugno, Solstizio d'Estate; quindi, giorno dopo giorno, la
Rotazione della Terra fa sė che si arriva al centro del mirino e il
Sole si vede a 90°, siamo al 22/23 settembre, Equinozio d'Autunno;
andando avanti il Sole si vedrā a 120°, siamo al 21 dicembre,
Solstizio d'Inverno; per effetto della rotazione, della rivoluzione
e dell'inclinazione terrestre si ritorna indietro a 90°, siamo al 21
marzo, Equinozio di Primavera.
Quando il Sole supera la cresta dove c'č l'oculo, ci sono altri
punti di osservazione. Posizionandosi verso Ovest si vedono anche i
tramonti; quello del 21 dicembre č impressionante: praticamente il
sole si posa sulla cresta dove c'č un incavo antropico largo pių di
10 metri e profondo 5.
Si accede al Santuario attraverso 2 strade millenarie: da sud e da
nord. Nella parte superiore, attraverso una scalinata incavata nella
roccia,
si accede a un Altare Panoramico di 6X6 metri con al centro incavato
un Puntatore ad Arco di Cerchio che va da 60° a 300°, praticamente
il Cammino Apparente del Sole. Quindi abbiamo 3 meridiani incavati
nella roccia: il 1° di 7 metri viene colpito il 21 giugno alla
levata del sole, il 2° di 5 metri al tramonto degli equinozi, il 3°
di cm. 80 indica l'Est-0vest, quest'ultimo posto al centro di uno
scivolo di 5X4 metri. All'entrata sud del Santuario c'č una Vasca
delle Abluzioni di metri 6X6 e a seguire uno Scivolo della
Ferertilita di metri 18X3; in fondo a pių di 300 metri c'č l'oculo
ellittico, vero e proprio Calendario Astronomico.
I SIKĀNI, PERCHÉ DI LORO SI TRATTA, AVEVANO UNA CONOSCENZA
ASTRONOMICA INCREDIBILE.
RIPRESE col DRONE
Giuseppe Cusumano di Pellegrino e Margherita
FOTO Video e MONTAGGIO
Accursio Castrogiovanni
Musica Surya Namaskar (Sun Salutation)
IDEAZIONE, TESTI e STUDI
Vincenzo Carmelo Mulč
CALTABELLOTTA ~ SICILIA 2020
Solar and Lunar Prehistoric Astronomical Calendar
One of the most complete in the world!
Spring equinox
Summer solstice
Autumn Equinox
Winter solstice
Phases of the Moon
The Sun rises, enters this artificial hole, called 'Campanaru di
Taja', True Calendar of Nature, aligns itself with some point or
line artificially hollowed out in the rock inside the Sanctuary and
then sets in its crest.
Today, as more than 3000 years ago, you can still witness this
magical "HEROPHANY", the result of great astronomical and geometric
knowledge that the Sikāni people had and used in this place for
their rituals related to Daily Life,
Fertility, to Agriculture, Pastoralism and, perhaps, also to
Navigation. It is exciting and compelling to live these experiences
linked to the relationship between Heaven and Earth as our ancestors,
the Sikāni, lived them.
A
Spasso Per Caltabellotta *1
Un
giro per le vie nel cuore di Caltabellotta, nel suo centro storico,
mantiene ancora inalterati gli antichi nuclei e la struttura
urbanistica, tuttora leggibili nelloriginaria trama viaria e
sopracttutto nelle semplici ma significative forme
architettoniche.
Le case addossate le une sulle altre, le stradine tortuose, strette
e in pendenza, i vicoletti ed i numerosi cortili, le scalinate, i
lastricati in pietra lavica, ci raccontano storia e ricordi passati.
(Prima parte)
A stroll through the streets in the heart of Caltabellotta, in its
historic center, still maintains the ancient nuclei and the urban
structure, still legible in the original road layout and above all
in the simple but significant architectural forms.
The houses leaning against each other, the winding, narrow and
sloping streets, the alleys and the numerous courtyards, the
stairways, the lava stone paving, tell us history and past memories.
A Spasso Per
Caltabellotta *2
Un
giro per le vie nel cuore di Caltabellotta, nel suo centro storico,
mantiene ancora inalterati gli antichi nuclei e la struttura
urbanistica, tuttora leggibili nelloriginaria trama viaria e
sopracttutto nelle semplici ma significative forme
architettoniche.
Le case addossate le une sulle altre, le stradine tortuose, strette
e in pendenza, i vicoletti ed i numerosi cortili, le scalinate, i
lastricati in pietra lavica, ci raccontano storia e ricordi passati.
(Seconda parte)
A stroll through the streets in the heart of Caltabellotta, in its
historic center, still maintains the ancient nuclei and the urban
structure, still legible in the original road layout and above all
in the simple but significant architectural forms.
The houses leaning against each other, the winding, narrow and
sloping streets, the alleys and the numerous courtyards, the
stairways, the lava stone paving, tell us history and past memories.
VIA
CRUCIS VIVENTE a Caltabellotta
Associazione Venerdi Santo di Cianciana (AG)
Comitato Pasqua 2012
Foto e Montaggio di Accursio Castrogiovanni
CALTABELLOTTA (AG) -- SICILIA
Sito e Foto di Accursio
Castrogiovanni.
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